Contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione il soggetto deve
provvedere al pagamento delle imposte ipotecarie, catastali, di bollo, delle tasse ipotecarie
e dei tributi speciali in autoliquidazione, potendo ottenere dopo i controlli dell’Ufficio una
ricevuta e copia semplice della dichiarazione di successione con gli estremi di
registrazione, comunque inserita nel “cassetto fiscale” del contribuente.
Per quanto riguarda il contenuto della dichiarazione di successione essa deve
comprendere tutti i beni e i diritti che spettavano al defunto, ossia i beni mobili, immobili,
titoli al portatore, contanti, valori preziosi, rendite, pensioni, crediti, liquidazioni quote
societarie, azioni, obbligazioni, quote sociali, aziende, BOT e CCT anche se esenti
dall’imposta di successione. Non devono essere dichiarate in successione le indennità di
fine rapporto del prestatore di lavoro e quelle spettanti agli eredi per assicurazioni
previdenziali obbligatorie o sulla vita.
A seguito della presentazione della dichiarazione di successione, del pagamento delle
imposte e del rilascio dell’attestato da parte dell’Agenzia delle Entrate, gli eredi, divenuti
tali per aver accettato l’eredità, possono ottenere la liquidazione e la ripartizione di quanto
depositato nei conti correnti di cui era titolare il defunto, mentre per i beni immobili la
denuncia di successione è trasmessa al Catasto e alla Conservatoria dall’Agenzia delle
Entrate per l’aggiornamento dei dati.
Per una assistenza professionale nella dichiarazione di successione, Studio Successioni è a tua disposizione.